venerdì 9 gennaio 2015

TAGteach e bambini

Fin da quando è nato ho cercato di crescere mio figlio secondo i principi del rinforzo positivo. Scoperto il Tagteach, ho cercato di applicarne la metodologia, con Alessandro, che adesso ha 3 anni. L'inizio non è stato molto semplice perchè ho dovuto faticare parecchio per cercare il rinforzo adatto all'epoca il bambino aveva 2 anni. Inoltre mio figlio cambia molto velocemente il suo focus: “giochiamo con le macchine” e intanto prende la pista con il treno, “coloriamo” e torna a giocare con le macchine. Così i miei primi tentativi non hanno portato grandi risultati proprio per la difficoltà di trovare un rinforzo sul quale Alessandro potesse mantenere l'attenzione per qualche minuto.. Poi, sono successe tre cose cose.
  • Primo ho incontrato questo video che mostra come tagliare le unghie dei piedi con il TAGteach.

  • Secondo: mio figlio ha scoperto il salame.
  • Terzo: a mio figlio piace guardare youtube: con treni ruspe e macchine di vario genere e grado.
 Cosi ho trovato da dove poter partire con la nostra “TAGexperience”. Guardando i video su youtube ho lasciato ad Alessandro la scelta. Io passo sopra l'elenco dei video e lui marca quando il mouse passa sopra il titolo del video che vuole vedere (che diventa blu). In questo modo ho ottenuto di evitare un continuo “questo!questo!questo!” e le impronte di dita sporche di banana sul monitor, ma, soprattutto, Ale ha capito che: "TAG = ok! È questo!" Il salame mi ha permesso di avere un rinforzo. Tagliato a piccolissimi pezzettini l'ho usato per rinforzare il tagliare le unghie. Le prime volte ho cercato di mantenere le sessioni cortissime (magari anche non tagliando tutte le unghie) e di seguirlo nelle sue scelte. Una volta ad esempio ha voluto giocare con la sua copertina coprendosi i piedi in modo che io potessi “cercarli”. Il tag point era diventato “piedi fuori”. Non ho tagliato le unghie ma Alessandro ha avuto una esperienza positiva associata al TAGteach. Alcune sere fa la mamma gli ha voluto tagliare un'unghia della mano che si era spezzata. Alessandro l'ha guardata e le ha detto “ci vuole click (il marker) e il salame”. Ed e' corso in cucina ad aprire il frigo. E' tornato con un salame sotto braccio e ci ha detto: “Ecco, sono pronto”. Dopo alcune sessioni, tagliare le unghie non è più stato un problema, adesso se le lascia tagliare senza nemmeno badare a quello che faccio. Altre cose che gli ho insegnato grazie al TAGteach? Farsi mettere la crema solare prima di scendere in spiaggia (cosa molto utile).
L’ultima sera in spiaggia, io e sua mamma stiamo leggendo, Ale sta giocando con le sue amate ruspe sulla sabbia. Ad un certo punto si alza va da sua mamma e le dice: “Mamma il TAG è: dita a punta così” (e le mima le dita che si muovono con i palmi rivolti verso il basso)… voleva correre da sua mamma e che lei gli facesse il solletico… Credo che in una settimana facciamo non più di due sessioni di TAGeach della durata di 3-4 minuti ciascuna. Inoltre cerco di usarlo in situazioni in cui so che Alessandro può riuscire, mantenendo le potenzialità positive del TAGteach. Non ho fretta: abbiamo una vita davanti.




Nessun commento:

Posta un commento